A partire da luglio 2013 il CPR – Construction Product Regulation, ovvero il Regolamento Prodotti da Costruzione, sarà ufficialmente la legge che vigerà sul mondo dell’edilizia. Si tratta del sostituto, effettivo, della Direttiva Prodotti da Costruzione, giunta ormai alla fine della sua vita. Con il nuovo Regolamento sono state realizzate nuove regole che interessano l’attività dei produttori e rivenditori di serramenti pvc, legno, alluminio e porte finestre.

Tutti i prodotti da costruzione, pertanto, dovranno riportare la marcatura che assicura il rispetto della normativa della produzione del prodotto stesso. Il produttore di serramenti e tutti gli altri, sarà chiamato a seguire le regole standardizzate per controllare le materie prime, la produzione, i macchinari e i requisiti del prodotto finito. È bene sottolineare che da diversi anni i serramenti e tutti i prodotti da costruzione riportano il marchio CE, in rispetto alla direttiva europea 89/106.

Tuttavia, rispetto alla vecchia normativa, le nuove disposizioni non definisco solo l’obbligo di marchio CE e il rispetto dei requisiti essenziali in termini di salute e sicurezza, ma assumeranno, inoltre, un nuovo significato. La conformità del prodotto, ad esempio, non sarà data solo da un’unica norma tecnica, bensì dovrà rispondere a una serie di prove, controlli e calcoli della produzione. Inoltre, l’etichettatura del prodotto dovrà riportare la Dichiarazione di Prestazione, sarebbe a dire una carta d’identità del prodotto stesso.

L’obiettivo del regolamento è quello di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei consumatori e migliorare il rispetto dell’ambiente nei vari processi di produzione, di piccole e medio imprese.

Resistenza meccanica, stabilità e sicurezza, in caso di incidenti o incendi, igiene, salute, rispetto dell’ambiente, isolamento termico e risparmio energetico sono alcune dei requisiti che i materiali da costruzione dovranno rispettare per essere conformi alla nuova normativa. Oltre al settore dei serramenti e infissi, la normativa riguarda anche il settore della chimica, plastica, gomma, metalmeccanica, edilizia, impiantistica, cementi, legno, laterizio, ceramica, malte e cementi.